IL CENTRO CONGRESSI A RISCHIO CHIUSURA?

Il centro congressi fu realizzato tramite variante specifica al P.R.G. Tale variante aveva individuato un comparto denominato D8, soggetto a Piano Particolareggiato di iniziativa privata, in cui erano previste opere di urbanizzazione funzionali alla realizzazione del complesso, che prevedeva, oltre alla realizzazione del Centro Congressi stesso, un ulteriore edificio a destinazione d’uso direzionale, realizzato successivamente, chiamato emisfero.

Le opere di urbanizzazione non sono mai state completate secondo il progetto approvato dall’Amministrazione Comunale. La proprietà infatti, si è limitata alla semplice asfaltatura dei piazzali senza il completamento della pubblica illuminazione, mentre il verde pubblico non è stato realizzato in alcun modo.

Il mancato completamento delle opere di urbanizzazione, non consente ovviamente di poter effettuare il collaudo amministrativo delle stesse, propedeutico alla presa in carico delle opere stesse, che di norma devono essere cedute all’Amministrazione Comunale.

La mancanza del predetto collaudo, ha come prima conseguenza l’impossibilità di richiedere, e tanto meno ottenere, l’agibilità dei locali degli edifici che vengono realizzati all’interno del comparto edilizio.

La mancanza del collaudo delle opere di urbanizzazione, fu un ostacolo insuperabile per l’ottenimento dell’agibilità dei locali ai tempi in cui fu realizzato l’immobile.

Quindi quando l’Amministrazione dice che non si trova il documento dell’agibilità, sa quel dice, o sta solo cercando di guadagnare tempo? Perché è questa l’impressione che se ne ricava.

Sarebbe meglio che l’Amministrazione, concentrasse tutte le sue forze, e con la massima urgenza, per capire sul serio qual è la situazione al Centro Congressi. Anche se tardivamente almeno per conoscere la verità. Stiamo parlando soprattutto della sicurezza che va garantita, visto il notevole afflusso di persone.

Ed è ovvio che gli impianti e quant’altro concernente la sicurezza, devono essere adeguati allo status vigente, e non di quando fu costruito, ed eventualmente adeguarli anche a costo di una chiusura temporanea, poiché è legittimo chiedersi chi mai sarebbe disponibile a firmare un’asseverazione che tutto è a posto, con la presenza del più piccolo dubbio in tal senso.

Ma ci chiediamo come può il Comune spendere fondi pubblici, per un bene di cui non è proprietario, avendolo in comodato d’uso solo fino alla fine del 2017.

Da tenere presente anche gli eventuali esposti o denunce, avendolo usato e dato in gestione come comodatario, quindi direttamente responsabile di tutte le eventuali irregolarità presenti, a partire dalla mancanza dell’agibilità.

Cara Amministrazione, l’agibilità c’è o non c’è? È inutile menare il can per l’aia con scuse scusette e scusettine. O siete in regola oppure chiudete il Centro Congressi, esattamente come avete fatto con il Rio Grande.


RIPRODUZIONE VIETATA © BELLIGEANEWS.IT

Il Direttore Giuseppe Bartolucci

su "IL CENTRO CONGRESSI A RISCHIO CHIUSURA?"

Lascia un commento

il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.