LETTERA AL DIRETTORE: BELLARIA; CITTÀ DA RICOSTRUIRE

Mi è doveroso fare una precisazione: l’autore della  lettera che segue, Piero Benini, è una persona reale, e i contenuti sono di suo pugno. Preciso questo, perché alcuni sono convinti che il signore in questione sia una mia invenzione.

Buongiorno Direttore,

ma i suoi concittadini, si rendono conto che è Lei la vera opposizione e che a Bellaria è in atto un patto del Nazzareno 2?

La sinistra è inesistente e il più delle volte accondiscendente come se fosse in atto un do ut des. Il Movimento 5 Stelle, volenterosi ma ancora inesperti, associazioni di categoria scollate fra loro, che se ne escono con comunicati stampa a metà agosto, a stagione finita.

Tutto ma veramente tutto, è improvvisato, alla giornata. In una qualsiasi azienda è normale effettuare un piano industriale, creare un piano strategico che serve a chiarire quali sono gli obiettivi da raggiungere.

In sette anni quali sono stati gli obiettivi atti a “rivoltare” questa città, a scuoterla e renderla moderna e attuale, o a mantenerne, cercarne e valorizzarne la sua vecchia storia (l’occhio del gabbiano insegna). Un ponte mobile? Era necessario, o lo si è fatto per un complesso di inferiorità verso le cittadine limitrofe o per mera scenografia? Il mercato ittico era necessario? La città ha una marineria così folta da potersi permettere un mercato ittico? O poteva creare strutture per valorizzare la vecchia pescheria e vivacizzarla?

Un PSC bloccato quando si sapeva quali erano le direttive, l’idea di un outlet, quando abbiamo visto tutti la fine che ha fatto quello vicino all’IPER RUBICONE (deserto), Il creare nuove aree edilizie, quando in tutta la città non si riesce a vendere nulla, nemmeno svendendo. L’edilizia deve ripartire ma ci sono le ristrutturazioni e le riqualificazioni.

Direttore, in sette anni non è stato fatto nulla e non una voce che abbia urlato qualsiasi cosa dall’opposizione. Lei sa che io non voto più da anni se non alle comunali e sa anche che non sono ideologico, voto le persone, e nelle nostre cittadine le persone si conoscono.

Andando sui social si scoprono persone che sono la memoria di questa città, come Giampiero Gori, oppure fuori dal coro come Marina Bugli e ancora Giorgio Mosconi.

Immagini per un attimo cosa potrebbe fare Cristian Gori, e altre persone ancora Non non conosco queste persone se non per quel che scrivono o per quel che hanno fatto, non me ne vogliano se li prendo ad esempio, e come loro tanti altri, è questa l’ossatura di questa città e la BUONA politica: dovrebbe rivolgersi e dare ascolto a loro, fare la sintesi fra queste persone, non circondarsi di yes man. La politica deve essere al servizio dei cittadini, non deve essere feudataria.

Forse ho una visione romantica, ma quale migliore soddisfazione per un politico locale, essere ricordato per il tuo alto senso del sociale per aver dato voce e ascoltato tutti e nello stesso tempo unire le varie associazioni, farle interagire. Ci si è ridotti a dover togliere dei post sui social. Usi la fantasia Direttore, uscire da un colloquio con una di queste persone e sentirsi ascoltato e non guardato dall’alto al basso.

Capisco che ognuno di noi avrebbe delle soluzioni e ognuno di noi pensa che le proprie siano le soluzioni migliori, un bravo politico deve cogliere le varie istanze e portarle a compimento. Pensi a cosa si poteva realizzare se le persone volenterose e giuste, avessero avuto a disposizione i milioni di euro dati a Verdeblu.

Anime diverse ma con la schiena dritta. Sono certo che se gli avessi chiesto qualsiasi bilancio, me lo avrebbero dato e non mi avrebbero portato in tribunale. Questa è la parte umanistica e con questa non si mangia. I risultati economici di questi ultimi sette anni sono parecchio deboli, colpa della recessione? Probabile, ma cosa si è fatto per cercare di arginarla? Si è tolta la tassa di soggiorno, la pagherete voi per loro, non vedo null’altro anche sforzandomi. Una programmazione dei lavori che ha falle in ogni parte, alcuni terminati a luglio a ridosso di agosto alcune opere erano ancora incompiute. Bellaria ha bisogno di FELICITA!!!

P.S. Bellaria ha circa ventimila abitanti, i due terzi di questi va dai 55 anni in su e questa città non ha una casa protetta o di riposo pubblica per anziani e alcuni di questi sono indigenti.

Buone cose

Piero Benini


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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