PASSATO/PRESENTE: IL GRANDE INGANNO

Leggendo la delibera del Comune sulla volontà espressa dai consigli di quartiere e dalle Associazioni di non ricollocare il monumento Passato/Presente, emergono gravi lacune. (delibera passatopresente)

Da come la questione è presentata nella delibera, risulta che quasi tutti  gli interpellati (tranne poche associazioni), hanno espresso parere negativo alla ricollocazione in un qualsiasi luogo del territorio comunale. La verità è un’altra, e questo manifesta la pochezza intellettuale dei nostri politici.

Dopo un’indagine, abbiamo appurato qual è stata la domanda posta: “Vi sta bene che sia collocato nel parco, di fianco alla grande quercia, posto occupato attualmente dalle giostre dei bimbi?”

-Dato il presupposto della domanda, era più che ovvio che la risposta sarebbe stata negativa, perché il luogo non è stato ritenuto idoneo, in quanto era uno spazio destinato al gioco, quindi, potenzialmente, anche più a rischio di atti vandalici, volontari o accidentali, o anche solo perché i bimbi ci sarebbero saliti sopra.-

Infatti, se si va a leggere la delibera, vi si trovano le risposte dei consigli di quartiere:

  • Quartiere n. 1 Cagnona – verbale del … /03/2016 : “….. il Consiglio n. 1 è stato unanime a non riposizionare il monumento predetto davanti al Comune ed anche in altro luogo del Comune stesso…”

  • Quartiere n. 2 Bellaria – verbale del 18/03/2016 : ”…il Consiglio ha deliberato all’unanimità di non volere ricollocare il monumento nell’area indicata dal Comune…”
  • Quartiere n. 3 Igea ,verbale del 22/03/2016 : “….a seguire la volontà dei consiglieri in sintesi favorevoli alla ricollocazione del monumento n. 1 contrari n. 7…”
  • Quartiere n. 4 Bellaria Monte – verbale del 15/03/2016 : ” …. I Consiglieri si sono dichiarati contrari alla ricollocazione del monumento in quanto .. essendoci già un monumento ai Caduti davanti alla biblioteca Panzini non si ritiene di dovere ricollocare tale monumento…”
  • Quartiere n. 5 Bordonchio – verbale del 03/03/2016 : ” …. I consiglieri a maggioranza assoluta esprimono il loro diniego al riposizionamento di tale monumento …… fanno presente che esiste già un monumento ai Caduti in centro a Bellaria di fronte alla biblioteca…. “.

Appare evidente, che almeno un caso, la risposta era legata alla domanda del Comune sul luogo dove ricollocare il monumento, non “se” ricollocarlo in senso generale in città. L’Amministrazione ha giocato con la domanda, consapevole che poteva risultare ingannevole.

Il vero punto è questo: i consigli di quartiere, con quante persone hanno parlato? Sono in grado di dimostrare chi hanno consultato? Che domanda hanno posto ai cittadini?

È il vecchio trucco dei sondaggi, se voglio avere una certa risposta, la domanda sarà posta in modo che chi risponde sia costretto a dare la risposta che voglio ottenere.

In questo caso, e senza controprove, i verbali (non controfirmati da tutti i cittadini che hanno risposto alla domanda, con tanto di documento registrato) dei consigli di quartiere hanno un valore pari a zero. Qualcuno è in grado di smentirci?

Nella delibera poi, segue l’elenco delle Associazioni contrarie al ricollocamento, senza alcuna motivazione e, anche in questo caso, nessuna prova concreta della veridicità, dei pareri espressi dai loro associati.

È quindi più che lecito parlare di “grande inganno”. L’Amministrazione, ben sapendo che nessuno va mai a leggersi le delibere, gioca su questo fatto e propina una verità artefatta, su una domanda posta in un certo modo, e non dà nessun riscontro di quanti cittadini si siano espressi. Il tutto condito dal corollario, di consigli di quartiere e Associazioni, molto vicine alle posizioni politiche dell’Amministrazione.

Sarebbe questa la Democrazia che vige in città? Il tutto per un monumento alla resistenza, quello davanti al Comune era dedicato ai caduti di tutte le guerre. Che già faceva parte della storia della città. Ma poi diteci Voi cari lettori dove sta scritto che non possano esserci più monumenti dedicati ai caduti?

Infine l’estetica, cioè quella cosa che la maggioranza dei cittadini non gradiva. Ebbene quello era il lato meno importante, quello che contava, era ciò che quel monumento rappresentava “la lotta per la libertà” di tutti.

Vogliamo solo ricordare che al tempo, la decisione avvenne all’unanimità di tutto il Consiglio Comunale, tra gli applausi degli stessi consiglieri e del pubblico presente, e che avvenne sulla base di un concorso nazionale.

Invece è stato smantellato con un colpo di mano della Giunta. La Giunta si sappia Sindaco a parte non è formata da consiglieri comunali, quindi è non rappresentativa degli stessi cittadini.

Il tutto si riduce a un colpo di mano di natura ideologica, checché ne dica l’Amministrazione. Dal punto di vista ideologico politico, questo centrodestra bellariese, non sa nemmeno cosa sia la Destra! Per loro è solo un schieramento di parte, senza nessuna conoscenza storico politica. Essi si possono soltanto paragonare ai regimi totalitari, che storicamente si sono collocati sia a destra che a sinistra.

Da notare che soltanto gli estremisti come i Talebani prima e l’Isis dopo, hanno distrutto opere d’arte e monumenti. Condannati da tutto il mondo, anche da chi non era legato storicamente a quelle opere, ma comunque erano patrimoni che appartenevano all’umanità.

Visto che sembra di essere tornati al tempo della Santa Inquisizione, e al potere temporale del Papa Re, perché dopo aver distrutto il monumento, non è stato messo al rogo l’autore, il Maestro Luigi Poiaghi? Perché tanta indulgenza? La prossima volta, per favore, le cose fatele fino in fondo.

Questa Amministrazione, ha nascosto sotto il tappeto la polvere di quella poca democrazia che era rimasta.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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