MULTE, FARMACI, SFOGO E PENTIMENTO

Sul gruppo Facebook “Sei di Bellaria Igea Marina se…”, da ieri è possibile leggere questo post:

«Un plauso alla polizia municipale di Bellaria Igea Marina. .. allego foto, dopo aver girato in auto (oggi non posso utilizzare la bicicletta) per ben 15 minuti e dovendo ritirare dei farmaci urgenti ripeto e sottolineo … ritirare farmaci urgenti sono costretta a sostare per 4 minuti (forse anche meno) da notare orario della multa e orario scontrino. .. esco e trovo la sorpresa… provo a parlare con il vigile mostrando scontrino e farmaci … non sente…. non c’è verso … mi reco al comando a Bellaria non sanno che dire la riposta è stata questa!!!!! Sono veramente schifata! !! Posso capire se fossi andata a fare colazione. …. a fare shopping. … a mare… ovunque …… ma così no! È inaccettabile. .. 3 minuti di farmacia (documentati ) fate veramente pena!!!!!»

Fin qui nulla di strano, solo uno sfogo leggermente sopra le righe, un po’ sarcastico, ma nulla di più. La Signora non offende, né diffama nessuno! Altrettanto la Signora è consapevole di essere nel torto, ma data la situazione di urgenza, si aspettava un po’ di tolleranza, ma non le è stata concessa. E qui tralasciamo situazioni esattamente opposte, che tutti i giorni accadono in città, tutto l’anno, non solo d’estate. Ci sarebbe da farci un romanzo….

Però vorremmo ricordare i parcheggi selvaggi del Sindaco Enzo Ceccarelli, uno addirittura su un marciapiede e quelli prolungati nel tempo sulla stradina PEDONALE, che porta all’ingresso del Municipio. Non ci risulta che nessuna multa sia stata elevata, noi, invece, pensiamo che non solo avrebbe dovuto essere multato, ma l’auto sarebbe dovuta essere rimossa dal carro attrezzi.

Dunque, perché questa palese sperequazione tra la Signora e il Sindaco?

Ma poi oggi, nello stesso gruppo, si legge questo:

«Un piccolo sfogo nato da una arrabbiatura ha scatenato un putiferio, mi riferisco al post di ieri relativo alla multa fuori dalla farmacia. Io non volevo offendere nessuno, ne tanto meno giudicare l’operato della Polizia Municipale,la mia ingenuità di usare Facebook come strumento di sfogo ha avuto un epilogo catastrofico. Chiedo scusa alla Polizia Municipale di Bellaria Igea Marina per il mio sfogo e per come poi la vicenda si è evoluta, provvederò ad eliminare il post,. ma ripeto non era mia intenzione sollevare tutto ciò ne offendere ne ledere alcuna persona.
Attraverso questo mezzo di comunicazione, ufficializzo le mie scuse al Comando della Polizia Municipale di Bellaria Igea Marina che da sempre opera a tutela del cittadino. Ringraziando per il lavoro svolto.
Cordialmente Anna Garzillo.».

Per prima cosa, vorremmo conoscere quale putiferio abbia scatenato e su questo ci torneremo su più avanti. Scrive di evoluzione del fatto la Signora, ma non spiega di cosa si tratta. La Signora chiede scusa per essersi sfogata e chiede scusa alla Polizia Municipale.

Qualcosa non torna!! Non ha leso nessuno, tanto meno la Polizia Municipale, che, appare evidente, attraverso il suo agente ha applicato la legge. Quindi perché la Signora chiede scusa? Di un innocente sfogo?

Secondo noi, probabilmente si deve andare indietro nel tempo, a quella famosa delibera in cui si incaricava un avvocato di monitorare il web per scovare: post, commenti o articoli, che in qualche modo potessero ledere il Comune, la Giunta e l’Amministrazione con: offese, diffamazioni ecc. Se trovassimo riscontri a questo, sarebbe la conferma del clima di terrore instaurato da questa Amministrazione con quella delibera. Belligea aveva avvertito per tempo del pericolo che ogni cittadino avrebbe corso, esprimendo liberamente qualsiasi pensiero contrario al Governo della città.

Perché arriviamo a questa deduzione? La risposta è insita nel secondo post della Signora, e anche in una indiscrezione raccolta nel palazzo. La signora, tutto d’un colpo, diventa fin troppo mansueta e precisa nel chiedere scusa, specificando: “ Attraverso questo mezzo di comunicazione, ufficializzo le mie scuse…. ecc.”.

A nostro parere, la Signora è stata fatta oggetto di qualche intimidazione, non da parte della Polizia Municipale, ma da parte di qualche autorità politica, che ha preteso le scuse. Magari facendo trapelare qualche più o meno velata minaccia di conseguenze penali. Qui di penale, comunque la si voglia guardare, non c’è assolutamente nulla.

Da sempre, le autorità in genere, giocano e si approfittano dell’ignoranza della persona comune in materia di codice penale, lasciando implicitamente intendere che non è mai consigliabile urtare la suscettibilità dell’autorità costituita.

Il richiamo alla Signora, dev’essere stato fatto con direttive partite da molto in alto, lo si deduce dal fatto che nemmeno i “vorazziani”, stavolta sono intervenuti sparando la ormai super classica boutade: «rivolgersi agli uffici competenti e non mettere in piazza le cose, saluti».

Non ce ne voglia la Signora, comprendiamo le sue difficoltà, ma questo è il nostro pensiero (triste pensiero).

P.S. Come sta avvocato? È un po’ che non la sento, immagino sia disperatamente impegnato nel trovare qualcosa di querelabile, altrimenti come giustificare il suo onorario, pagato da tutti i cittadini e non dalle tasche di un eventuale offeso o diffamato? La butto lì, non l’ha mai sfiorata l’idea di rimettere questo impegnativo e infruttuoso incarico?

Stiamo pensando di chiudere per una settimana onde consentirLe di trascorrere serenamente il Ferragosto… Non ci conti troppo però.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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