GALLINE & AFFITTACAMERE

La descrizione mischia un po’ gli elementi, ma si dovrebbe capire ugualmente.

Partiamo dalle galline, altro non sono che i Consiglieri di minoranza della scorsa legislatura. Si sono fatti mettere sotto in modo incredibile, subendo accuse per cose di cui non avevano responsabilità diretta (i famosi debiti fuori bilancio). Ma poi dico, si può mai intervenire in CC iniziando col dire: “Scusate se intervengo”? Dovevano usare il machete per scardinare la maggioranza, invece nemmeno uno spillo.

Mai una vera contestazione, solo constatazioni, mai hanno alzato la voce, solo qualche scaramuccia sul PSC a fine legislatura, forse un moto d’orgoglio o il minimo sindacale visto che si era in fase preelettorale. Soltanto Moka ha provato una ribellione, ma ahimè, non aveva una nitida visione dell’insieme. Aveva un solo obiettivo: Verdeblu. Troppo poco per far vacillare l’Amministrazione.

Questi signori hanno una ben precisa responsabilità: aver fatto credere a un piccolo gattino di essere un leone. Il gattino, dopo una prova di forza con la marcia sul Comune, tipo la marcia su Roma, ha iniziato timidamente il suo mandato amministrativo.

Non trovando ostacoli, prima Ceccarelli ha preso piede, poi si lasciato prendere la mano e siamo passati dal governare la città, al comandare la stessa.

Gli stessi Assessori, i Consiglieri di maggioranza, per timore di perdere quella piccola fetta di potere che era toccata ad ognuno di loro, hanno lasciato fare, e Ceccarelli è diventato: Il Kaiser.

La maggioranza, al tempo stesso, totalmente all’oscuro di come si deve gestire il potere, e priva di ogni preparazione, si è messa a dettar legge copiando i sistemi delle passate amministrazioni, anzi, calibrandoli al meglio per le loro necessità. Hanno urlato tante promesse, annunci, dichiarazioni ecc. Alla fine sono risultate solo chiacchiere (ma questo è normale in periodo elettorale).

Eppure, quando erano in minoranza, lanciavano strali terrificanti, sembravano una macchina da guerra. Tant’è che vinsero le elezioni con un margine incredibile, ma invece di usare tutto quel consenso per il bene della città, hanno convogliato il potere acquisito verso provvedimenti che miravano in un’unica direzione: gli alberghi.

Lo testimonia una delibera del Kaiser: “gli alberghi sono edifici di pubblico interesseed è stato inserito con chiarezza perfino nello statuto comunale.

Il tutto in un assordante silenzio, soprattutto della minoranza, perché? Si deve pensare a connivenze? Oppure c’è di peggio, tipo collusioni d’interessi? Non tanto dei Consiglieri, ma di chi li guidava o dei loro addentellati. Sì perché l’interesse privato, quando si mischia al potere legislativo, supera ogni ostacolo politico e ideologico.

Non siamo arrabbiati con gli albergatori, anche se potrebbe sembrare il contrario, ma gli stessi albergatori hanno dimenticato da dove sono venuti. I più hanno iniziato affittando le camere di casa propria, passando poi a piccole pensioni, fino a giungere a dei discreti alberghi. Il tutto con lo sconsiderato appoggio delle Amministrazioni fino agli anni ’70, che hanno consentito cose al limite del disturbo psichiatrico. Alberghi costruiti direttamente sulle strade, senza far lasciare un seppur minimo spazio per un marciapiede, o senza obbligarli ad avere parcheggi, tanto per dirne un paio.

Ma passati gli anni ’60, ’70 e ’80, quando le cose andavano a gonfie vele, si sono seduti. Non essendo dei veri imprenditori, hanno pensato che le cose sarebbero continuate così nei secoli.

Ahi, qui invece sono cominciati i guai. Alla prima piccola crisi, siamo passati da una buona clientela privata, ai pullman delle agenzie, erodendo cosi la nostra ricchezza, quella di tutti, non solo quella degli albergatori. I segnali di dover cambiare c’erano tutti ed erano ben evidenti, ma nessuno aveva voglia d’investire quei soldi guadagnati, almeno fino ad allora, con relativa fatica e poco rischio.

Solo negli ultimi anni ci sono state ristrutturazioni degne di questo nome, ma siamo in ritardo di trent’anni cari signori, e guardate bene, solo una piccola parte degli albergatori sono diventati imprenditori, gli altri continuano a tirare a campare.

Perché questa disquisizione sugli albergatori? Perché sono loro che qui in città detengono il potere finanziario, l’economia è nelle loro mani, la ricchezza di tutti dipende da loro, ma con questo non possono pretendere di avere un ruolo guida e che tutto sia fatto su misura per le loro esigenze. Dalla città hanno avuto molto, se non tutto, devono ricordarsi che erano, e alcuni lo sono ancora, dei semplici affittacamere. Di destra o di sinistra che siano non ha importanza, ci sono responsabilità che ricadono su tutti. Finora tutti hanno pensato al loro orticello e basta e ben poco, se non niente, hanno concesso al resto dei cittadini.

Si è mai vista un opera pubblica, finanziata dagli albergatori? Un’associazione benefica? Una asfaltatura? un piccolo marciapiede? Una rotonda sponsorizzata? Al contrario hanno ricevuto favori, magari a discapito di altre persone o situazioni.

Sono loro la guida della città? Molti ritengono di sì, se è cosi allora molte colpe ricadono su di loro. Anche quelle di non aver mai permesso attività alternative e complementari al turismo come hanno altri comuni come Cattolica e Riccione che hanno dimostrato come possano ben convivere altre attività produttive col turismo.

Galline e affittacamere, più il Kaiser, sono i responsabili dello sfascio attuale.

Indro Montanelli, in pratica, ci giudicò nell’immediato dopoguerra dei bifolchi, adesso cosa siamo?


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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