CANIS CANEM NON EST

Canis canem non est; locuzione latina che tradotta: cane non mangia cane. Viene usata quando si vuole significare che tra due persone simili non ci si fa la guerra.

Il colpo di cannone è partito, ma era a salve? Dal punto di vista politico parrebbe così.

Tanto rumore per nulla.

Questa è l’impressione che si ricava dalle reazioni inesistenti della politica. Ci riferiamo agli ultimi eventi e cioè alle vicende dell’ex Poloest. Speriamo che le indagini in corso non si arenino nel terreno sabbioso in cui si stanno svolgendo.

Vicende che apparentemente non sembrano interessanti, al punto da non far affondare i denti del lupo.

Eppure di carne da mettere sul fuoco ce ne sarebbe tanta, ma forse la nuova tendenza al veganismo, sta contagiando anche i politici e i loro partiti.

E dire che gli stessi articoli di questo giornale avevano già fornito succulente bistecche. Bastava semplicemente cucinarle condendole a dovere, per avere un piatto già servito per un lauto pranzo.

Forse che… “cane non mangia cane”?

Come possiamo stimolare ancor meglio le forze politiche, anche di maggioranza? Non possiamo sostituirci a loro, non ne abbiamo il titolo, né possediamo gli strumenti idonei.

Ma se noi, un semplice giornale online, che si regge sulla volontà di poche persone e senza mezzi, neppure finanziari, siamo riusciti a scovare tante magagne e a renderle pubbliche, qualche partito con ben altri mezzi e strumenti, avrebbe dovuto estrarre chissà quante altre matrioske!

Ma ai politici, il fatto che alle nostre ripetute denunce non sia seguita la benché minima smentita delle parti interessate, ma solo una querela per tutt’altra cosa, o qualche delirante comunicato stampa, una pulce nell’orecchio, non gliel’ha messa?

Eppure gli argomenti da affrontare sono tanti:

  • Mercato ittico: spesi 820.000 euro di soldi pubblici, e dato in gestione a 1.550 euro l’anno.
  • Chioschi: risveglio improvviso dell’Amministrazione, dopo aver incassato per anni vari tributi, ma aver “dimenticato” i cespiti per incassare ICI e IMU (danno erariale).
  • Il probabile abuso d’ufficio del Sindaco Enzo Ceccarelli, che ha partecipato e condizionato un voto in Consiglio Comunale, in cui era direttamente in conflitto d’interesse (querela già presentata).
  • Poloest: inizio dei lavori senza l’autorizzazione paesaggistica e successiva gestione sul piano della sicurezza, totalmente deficitaria.
  • Sarebbe anche il caso di controllare la possibilità che siano stati concessi incarichi esterni con scarsa rotazione e non come previsto dalla legge. A nostro parere girano un po’ troppo spesso gli stessi nomi.
  • Abbiamo poi la demolizione di un’opera d’arte Passato/Presente, che suscita molti dubbi sulla sua legalità (esposto già presentato).
  • Una controllatina, sarebbe da promuovere anche per i diversi garage trasformati disinvoltamente in appartamenti. Magari depositando un esposto alla Procura, prima che sia quest’ultima a tirar fuori la faccenda, con nuova brutta figura di chi doveva denunciare la cosa.
  • E chiedere lumi della situazione altamente irregolare dell’asta fluviale, qualcuno ci ha mai provato?
  • Per concludere, per ora, sarebbe opportuna una passeggiatina al Centro Congressi, per una controllata all’agibilità.

Ebbene, qualche esposto alla Corte dei Conti e alla Procura, qualcuno si è mai degnato di farlo? Se farete i bravi…. vi daremo altre dritte.

Sempre che, come scritto sopra, non si tratti di cane che non mangia cane. Ma vogliamo credere che si tratti di semplice stanchezza e che i tempi siano maturi per affondare colpi ben assestati, si sa che i tempi della politica sono piuttosto lunghi.

Ci auguriamo altresì che qualche segugio abbia già fiutato la preda e stia guidando il cacciatore a stanarla.

Non può essere sempre Belligea a togliere le castagne dal fuoco e fare il lavoro sporco, è necessario che i politici si assumano le loro responsabilità, e facciano il loro lavoro. Politici di tutte le parti in gioco. Da una maggioranza di CDX ci si aspetterebbe un’attenzione maniacale al rispetto delle regole (non solo formali, ma anche di sostanza).

La Magistratura sta facendo il suo lavoro insieme alla GDF e i risultati prima o poi si vedranno. Ma sul piano politico rimane tutto fermo?

Una possibile soluzione, per una pulizia generale, sarebbe l’intervento di un Commissario Prefettizio. Ma questo, dipende solo dalla Politica?


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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