GLI “STALLI GIALLI” RISERVATI AGLI ALBERGHI

Qualcosa non va in questa storia degli stalli riservati agli alberghi.

Infatti, secondo il codice della strada, gli stalli gialli, sono riservati alle persone invalide, oppure possono essere “riservati”, ma “gli stalli di sosta riservati, devono portare l’indicazione, mediante iscrizione o simbolo della categoria di veicolo cui lo stallo è riservato” (tratto dal codice).

La dicitura è chiarissima, si parla di “categoria del veicolo” non di appartenenza o di spettanza per una tipologia di edificio. Ma allora, come mai in questa città, in modo del tutto arbitrario, qualcuno si è inventato i posti riservati agli alberghi? A quale normativa si è potuto attingere per attuare qualcosa che il codice della strada non prevede?

Gli unici stalli gialli regolari in città sono: quelli con l’indicazione per i disabili, quelli riservati ai taxi, quelli alla stazione indicanti che sono riservati a mezzi delle Ferrovie. Quelli per le forze dell’ordine, ma quelli degli alberghi, che giustificazione hanno? Ricordiamo che il carico/scarico è solo ad uso momentaneo.

Oltretutto, pare, che i veicoli parcheggiati su questi stalli gialli, non si possano multare, proprio perché dentro gli stalli gialli (è contorto ma è cosi). In pratica significa che si deve pagare una tassa per usarli, tassa emessa dal Comune stesso, che appunto, ha concesso l’uso degli stalli gialli.

Ma qui, al solito, casca l’asino (che poverino si fa sempre male). Qualche vigile chiamato a intervenire, sollecitato da qualche albergatore… non ha potuto elevare contravvenzione, spiegandone appunto il motivo con quanto scritto sopra. Ma l’altra cosa che emerge su tutto questo: è che pare nessuno paghi alcuna tassa per poter usufruire di questi stalli gialli. Perché?

Semplicissimo: sembra che l’Amministrazione, ripetiamo, sembra, non abbia emesso l’apposita delibera per farsi pagare la tassa, è possibile?

Del resto, il Sindaco Ceccarelli l’aveva detto, e anche scritto, che gli albergatori erano una “casta”, a cui andava garantita una certa preferenza, Forse perché la moglie è una albergatrice? Oppure perché è la “categoria” che l’ha visto crescere ed affermarsi anche come politico? E tutti gli altri sono solo figli di un Dio minore?

C’è in realtà una vecchia delibera, la 0000009 del 02/04/2011 (clicca per scaricare alberghi-interesse-pubblico), che gli ha consentito di fare il parcheggio al posto del parco, Dove si legge che gli alberghi, sono edifici di “interesse pubblico” e possono superare ostacoli di tipo urbanistico, quindi richiedere i posti auto. Ma non si sa su quale base legislativa…

Per legge gli edifici di interesse pubblico sono: le scuole, le chiese e poco altro….. E allora, com’è possibile andare contro la legge?

Chiediamo al Comando di Polizia Municipale di far chiarezza, almeno sulla questione degli stalli, poiché se tutto questo fosse confermato, sarebbe l’ennesimo paradosso tutto bellariese.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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