IL “NUOVO” SILENZIO

Non bisogna mai scambiare la virtù con la ricchezza e tantomeno la libertà con il potere (B. Franklin)

Quest’anno, per la prima volta, il vincitore del prestigioso premio Pulitzer per il giornalismo, non sarà un americano, ma uno straniero.

E: udite udite! Sarà un italiano e: sorpresa sorpresa! Un nostro concittadino: il Direttore de “Il Nuovo” Emanuele Polverelli!… Premio attribuito: per le numerose e pericolose inchieste, sugli intrecci tra il potere politico e il potere economico.

Emanuele Polverelli infatti, avvalendosi del diritto di cronaca, sceglie di non dare le notizie più significative che riguardano la nostra città. Strano, fino a pochi anni fa diceva di essere la “Vox Populi”, nel suo “nuovo modo di fare informazione” (non si è mai ben capito in cosa fosse “nuovo”), è contemplato soltanto l’asservimento al potente di turno (che è un suo padrone/editore), o il dare notizie sempre e soltanto per tranquillizzare i lettori.

Le inchieste della Magistratura, i sigilli della Guardia di Finanza, le irregolarità dell’asta fluviale, i chioschi chiusi, il PSC bocciato: non entrano mai negli articoli de “Il Nuovo”. Che si tratti di oscurantismo clericale? Ben conoscendo l’estrazione culturale (cultura si fa per dire…) dei suoi editori, sembra proprio di sì.

Tutto deve essere ovattato, rassicurante, poco importa se non è attinente alla realtà. Sembra più diventato una rivista di gossip rosa che altro. Dove sono finiti i tempi delle proposte, delle contestazioni? Dov’è il vigore di quando all’Amministrazione Scenna non si perdonava neppure una mattonella fuori posto? Il cambio di passo è avvenuto con il cambio, appunto, del suo Direttore.

Secondo il “Nuovo” qui in città va sempre tutto bene… non esiste il minimo problema… tutto ciò che fa l’Amministrazione è semplicemente perfetto… Perfino al tempo del fascismo c’era chi contestava qualcosa (ovvio che nella maggior parte dei casi, era solo teatro per magnificare il sistema, che preso atto delle contestazioni, rimediava prontamente), qui la minima contestazione, anche interna, e che non esce dalle segrete stanze del potere, è considerata “Alto Tradimento” e non viene perdonata. Tant’è (si dice in giro) che il Kaiser tratta malissimo perfino i suoi più fedeli collaboratori.

Non dimentichiamo che alle spalle del ceccarellismo, vi è la parrocchia di Bordonchio, che sembra abbia già deciso chi sarà il prossimo Sindaco: Roberto Mazzotti….. (altro padrone/editore del Nuovo…e recente vincitore del “premio Panzini” premiato da Enzo Ceccarelli…) ancora un parrocchiano di Don Enzo. Ma è cosi potente questo Prete? Di certo è fin troppo ambizioso. La stessa parrocchia (sull’orlo di una crisi finanziaria, almeno questo dicono le voci degli stessi parrocchiani), nella sua traboccante filosofia, esprime anche il Presidente della banca locale, a sua volta titolare di uno studio tecnico che va per la maggiore, chissà come mai? Ma il Vescovo, le sa tutte queste cose, oppure è accondiscendente?

Potrà mai il “Nuovo” essere indipendente, con alle spalle un tale sistema Catto-politico-economico-religioso? Ovvio che no! Il Direttore e i suoi editori, non dimostrano certo di essere dei paladini della democrazia e della verità.

Qualcuno comincia già a parlare di “Clan dei bordonchiesi”.

Forse il buon Polverelli ha finito l’inchiostro nella penna?

Quindi, caro Polverelli, complimenti per la vittoria del Pulitzer (sempre che secondo Lei sia più importante del premio Panzini), ma forse l’indipendenza del pensiero conta molto di più…. almeno per gli uomini liberi.

Il grado di libertà che ogni uomo ha è deciso dalla propria coscienza


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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