VILLAGGIO EVENTI: I FATTI SMENTISCONO LE PAROLE

Atteniamoci ai fatti: oggi, probabilmente, gli operai finiranno di smontare tutto quello che era stato montato all’ex Poloest, questo è un fatto indiscutibile. Adesso l’area è completamente recintata, come in realtà doveva esserlo fin da prima (altra mancanza….). (foto in basso)

Ma veniamo al comunicato stampa della fondazione Verdeblu:

«Come da programma di lavoro interrotto dal sequestro preventivo dell’8 giugno scorso, non avvallato, l’area “spazio eventi” verrà riportata allo stato di fatto precedente l’evento Air Show (le Frecce Tricolori, ndr), come previsto da iter, per poi proseguire con l’allestimento stagionale. Tutti hanno adempiuto ai loro doveri istituzionali, si sono allungati purtroppo i tempi. Rimane il dubbio di come si sia innescato questo meccanismo autolesionista per la nostra città, certi che Fondazione Verdeblu agisce sempre nel massimo rispetto delle norme, pretendendo questo comportamento anche dai collaboratori e professionisti di cui si avvale.»

Per la prima volta Verdeblu, anche se pateticamente, ammette che sono stati commessi degli errori, ma cerca di scaricarli sui collaboratori. Di solito la responsabilità dovrebbe ricadere sulla testa di chi comanda….Chi altri, infatti, può aver dato il via, se non il Comandante in Capo?

Un’altra grossa responsabilità ricade sul Comune, che pur essendo a conoscenza di cosa si stava facendo al “Villaggio Eventi” non si è premurato di intervenire.

E qui ci spieghiamo: se, come asserito, quei lavori riguardavano l’evento Frecce Tricolori, anche se, stranamente, durante l’esibizione quelle strutture non sono mai state usate (e non si capisce per cosa avrebbero potuto usarle), come mai il giorno dopo non sono state smontate? Ma a voi, pare logico che per un evento di due giorni, che si svolge in aria… possano essere impiantate delle strutture del genere?

Noi pensiamo ben altro, cioè che qualcuno abbia escogitato una scorciatoia, invece percorrere la strada maestra. Siccome per l’allestimento del Villaggio eventi, è necessaria “l’autorizzazione paesaggistica” (che tuttora non è arrivata), qualcuno ha ben pensato di aggirare l’ostacolo usando la scusa delle frecce tricolori, nella speranza, mal riposta, che nessuno si accorgesse della malefatta.

Ora dicono: «È tutto a posto» e che si ritorna all’iter iniziale. Non è proprio cosi: presi con le mani nel sacco, in Magistratura avranno addotto la scusa che le strutture erano per le frecce tricolori. «Ah sì? – gli avranno risposto i magistrati – Allora adesso smontate tutto e riportate l’area nelle condizioni in cui era prima delle frecce tricolori, e quando avrete tutti permessi necessari, farete i lavori per il Villaggio Eventi!»

Questa, in parole semplici, è la molto probabile realtà. Certo ora dicono che loro si sono attenuti alle norme, che l’errore sarà stato di un collaboratore distratto… Mai del capo, per carità!…

Ma noi avremmo una domandina:

Tutto questo lavoro di montaggio e smontaggio, è costato di certo del denaro. Vorremmo sapere se questo denaro buttato via, viene direttamente dai fondi privati di Verdeblu, oppure dai fondi che il Comune elargisce a Verdeblu? Nel secondo caso, non fosse chiaro, si tratta di denaro pubblico, dato per fare promozione al paese e non per essere gettato per delle “sviste”. E speriamo che questa storia del denaro pubblico usato malissimo, finisca in Consiglio Comunale.

Tutto questo comunque è inaccettabile, oltre al danno economico c’è il danno d’immagine e soprattutto la presa in giro nei confronti dei cittadini. E ora si spiegano anche i silenzi del Sindaco Enzo Ceccarelli e dell’Amministrazione. In qualche modo la minoranza, durante il CC del 28/04/2016, li aveva avvertiti dei rischi che si potevano correre, ma i nostri “Illuminati” al solito non ascoltano nessuno.

In questa storia ci sono delle evidenti colpe, ed è ora che chiunque sia il colpevole, paghi di persona le proprie responsabilità. È il minimo per l’Amministrazione e per Verdeblu, per poter avere ancora un po’ di credibilità.