LETTERA AL DIRETTORE: IO STO CON CECCARELLI

E invece, gentile lettore, pubblico con vero piacere le sue considerazioni e questa lettera è finalmente qualcosa di “Nuovo“.

Attendevo anzi qualcuno che volesse confutare e qui ci sarà sempre spazio per qualunque garbato dissenso come il suo.

Aspetto da anni un intervento dai diretti interessati, che avrebbero potuto sfruttare questo spazio per le loro risposte. Essere critici non significa necessariamente essere “contro”. A volte può essere uno stimolo.

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Buongiorno Sig. Direttore.

Dopo la lettera della Signora, che con apparente moderazione, ha voluto evidenziare le differenze sul piano umano tra l’ex Sindaco Scenna e l’attuale Sindaco Ceccarelli, mi permetta di prendere un po’ le difese di quest’ultimo.

Sì, perché pare che Scenna sia stato un innocente strumento in mano al partito, mentre la figura di Ceccarelli appare come un despota investito del potere di vita e di morte sui suoi sudditi.

Non ritengo che le cose stiano esattamente in questi termini. Anche lui deve comunque rispondere delle sue azioni a qualcuno, ha affrontato momenti di difficoltà notevoli, sia nel primo mandato, per la situazione in cui ha trovato il Comune, che nella formazione della Giunta nel secondo mandato, Giunta di cui, glielo posso assicurare, era tutt’altro che soddisfatto e ha passato, e sta passando, periodi di tensione e preoccupazione.

Non pensi sia facile orchestrare una formazione eterogenea, in cui c’è sempre chi vuole emergere più degli altri e che per questa ragione effettua continue pressioni.

La Signora scrive che si è circondato della sua corte, io le dico che si è trovato sempre più solo. Non pensa che certi comportamenti definiti “strafottenti” e “irascibili” possano anche derivare da un accumulo di stress?

Andreotti disse che “il potere logora chi non ce l’ha”, forse andava bene per quei tempi, oggi, con l’esasperazione comunicativa del web, e la situazione di difficoltà generale che si sta vivendo, credo che anche il “potere” logori notevolmente.

Enzo Ceccarelli era partito animato da buone intenzioni, era certamente più aperto al dialogo e al confronto di oggi, ma nel tempo le vicende e le tensioni gli hanno anche fatto perdere fiducia e, probabilmente, anche considerazione verso alcuni suoi interlocutori.

Ha commesso errori? Chi non ne ha commessi? Pensi a quanti ne ha fatti Napoleone, ed è passato alla storia come un grande…

Il fatto è che, oggi come oggi, e anche grazie a lei, che pare vivere come un cecchino col fucile costantemente puntato al capo di Ceccarelli, ogni suo errore è come una parola pronunciata in un megafono.

Pensa si viva tranquilli in queste condizioni? Ha mai avuto Scenna una così opprimente cappa di critico controllo gravante sulla sua persona? Non pensa che, a lungo andare, anche questo possa avere i suoi effetti?

Proviamo a fare anche queste valutazioni.

Credo comunque che, considerando la sua linea, questa lettera non sarà pubblicata.

Cordiali saluti  Giorgio B.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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