IL CREPUSCOLO DEGLI DEI

Sindaci che si credevano Dei, ma dal destino già segnato, in quanto nemmeno figli di un Dio minore.

Il crepuscolo di una giornata ha da una parte un aspetto romantico con il suo divenir sera, dall’altro, come sappiamo quando si guida, è uno dei peggiori momenti della giornata. Purtroppo la guida di un comune come il nostro, non può essere certo un momento romantico, al contrario è una cosa estremamente seria.

Scenna e Ceccarelli, accomunati dallo stesso destino, dallo stesso luogo (il porto) e dal periodo temporale.

Il tempo: poiché indietro non si torna, ma com’è noto, i sindaci sono legati a un mandato che noi elettori concediamo loro (magari farebbero bene anche a ricordarsene). Ora il crepuscolo, sia dell’uno che dell’altro, si presenta nello stesso momento della loro esperienza amministrativa.

Entrambi al secondo anno del secondo mandato, ed entrambi in estate, accusano un notevole cedimento. Nel caso di Scenna che nell’agosto del 2006, pur vincendo di un soffio la battaglia per la realizzazione della darsena, dimostrò in maniera più che evidente che il suo operato era a dir poco claudicante, avendo perso elementi importanti della sua maggioranza.

Ora, a dieci anni di distanza, il suo successore, Ceccarelli, nel medesimo punto del nostro territorio, sta vivendo momenti di estrema tensione, dimostrato dall’evidente ritardo con cui si stanno attrezzando le aree in vista dell’estate. L’evidente, malcelata preoccupazione per le possibili conseguenze per il voto della delibera sotto inchiesta e, non da ultimo, il suo incredibile mutismo circa le indagini che sembra si stiano facendo da parte delle autorità competenti.

Per non parlare della sua maggioranza. Anch’essa non dice nulla, mentre in altre occasione è scesa in campo, lancia in resta, per episodi decisamente più modesti di quelli che stanno avvenendo in questi giorni.

Il silenzio può ovviamente essere interpretato in mille modi diversi, ed è per questo che sarebbe logico aspettarsi una presa di posizione da parte della maggioranza che sostiene il Sindaco.

Proviamo, in modo del tutto malizioso (in fondo è il nostro lavoro), a dare una personale interpretazione nella speranza che il nostro censore voglia usarci un minimo di indulgenza.

Eccola, anche se molto complessa e articolata: “Non sanno che pesci prendere… attendono gli eventi”.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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