DEMOCRAZIA, DITTATURA, DEMOCRATURA

La democrazia consiste nello scegliere i vostri dittatori, dopo che loro vi hanno detto quello che pensate di voler sentire, in ultima istanza la democrazia bisogna guadagnarla, la dittatura si merita.

«La democrazia parlamentare prevede crisi di governo senza il ritorno alle urne. Inoltre in una democrazia rappresentativa non esiste – né vogliamo che esista – il mandato imperativo. Tuttavia sappiamo che un mandato politico è nelle regole non scritte di una democrazia rappresentativa fondata sui partiti, quel mezzo fondamentale attraverso il quale il nostro voto per rappresentanti senza mandato imperativo, non diventa una delega in bianco. Il partito ha un programma e anche se i suoi eletti sono individualmente liberi, c’è però una certa garanzia (politica) che si attengano a quel programma. Anche qui sta la differenza tra una democrazia rappresentativa e una oligarchia eletta, o un governo rappresentativo di notabili. È una differenza politica, non giuridico-normativa; ma molto importante, se è vero che la democrazia è una diarchia di regole e di opinioni, di legittimità costituzionale e di legittimità morale.» (Nadia Urbinati docente di scienze politiche alla Columbia University di New York).

E qui nasce il problema dei Consigli Comunali. Il Sindaco non può essere sostituito, se è sfiduciato o si dimette, si va a nuove elezioni. Come sopra accennato, il mandato di un Sindaco è di fatto un mandato imperativo (qui non ci sono garanzie politiche) e nella comune accezione è “una cambiale in bianco”. Forte di tale mandato egli può praticamente agire liberamente svincolandosi, se lo crede opportuno, dal programma elettorale, sempre se sostenuto dalla sua maggioranza in Consiglio Comunale.

La responsabilità della condotta amministrativa del governo della città, ricade interamente sui consiglieri di maggioranza, i quali possono approvare o respingere le proposte della Giunta. I consiglieri, vogliamo ricordare, non possono essere rimossi dal loro incarico elettivo, al contrario degli Assessori, che non sono consiglieri, e stanno li per nomina, rimovibili dal Sindaco in qualsiasi momento.

Si può ben capire come gli “innocenti” Consiglieri, siano in realtà interamente “complici” del governo della città. Anche se, solitamente, essi tendono a schermirsi dicendo che a decidere sono il Sindaco e la Giunta.

Venendo alla nostra realtà cittadina, si è potuto notare come sia stato affinato il “sistema”. lnfatti in sette anni di governo Ceccarelli (meglio dire “comando” e non governo), solo una volta c’è stata una palese ribellione, da parte della Consigliera Zanotti e solo in parte della Consigliera Ceccarelli.

In un paese come l’Italia, dove per mettere d’accordo due persone su qualsiasi argomento c’è da sudare e parecchio, dove si litiga in famiglia per futili motivi. E’ sorprendente come a Bellaria Igea Marina 15 persone siano sempre d’accordo su tutto….

Qualcuno crede ancora alle favole? Io no!

 


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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