BENEDIZIONI IN SUBAPPALTO

Chissà se Papa Francesco ne è a conoscenza… forti dubbi che lo sappia

Anno 2016, cioè sono passati 2016 anni dalla data inventata in cui sarebbe nato Gesù Cristo, che storicamente non si sa quando è nato, né se effettivamente sia mai nato.

Su questa supposta nascita, attraverso concili e poi sistematica eliminazione tramite roghi (previa tortura) di chi la pensava in modo diverso e veniva definito “eretico”, è nata una religione che ha imposto una dittatura ideologica e un capillare indottrinamento univoco, che ha generato milioni di fedeli, convinti che tutto ciò che viene loro raccontato sia vero.

Ma va bene così, contenti loro… Alla fine è diventata una tradizione, un folklore, feste, Natali, Pasque, ricorrenze e… benedizioni.

Ecco, benedizioni. Era pure simpatica, un tempo, l’usanza di far benedire barche, automezzi, locali nuovi e pure la benedizione pasquale alle case, col pretino che schizzava con l’aspersorio la casa e l’immancabile cestino con le uova sode che diventavano “benedette”. Che poi i bambini le coloravano e ci facevano la ruzzolina e si mangiavano alla mattina con la ciambella fatta dalla mamma al forno del pane.

Insomma, da quel violento inizio dell’inquisizione, attraverso l’illuminismo e una opportuna secolarizzazione, si era arrivati a qualcosa di accettabile.

Oggi però si sta un po’ esagerando, pare quasi quasi di essere tornati ai tempi dell’indulgenza plenaria che Papa Leone X aveva promosso per far cassa e tanto fece inc…avolare Martin Lutero.

Oddio, non è che siamo proprio messi bene se ancora c’è chi pensa che a passare attraverso una porta, si vedano perdonati i peccati, ma sempre di chiesa si tratta… quindi.

Di chiesa si tratta e di suoi rappresentanti, che comunque, ne hanno, diciamo, titolo… ma quest’anno, la benedizione… non la dà il prete, no… Girano per case dei “pii volontari”, che investiti di luce divina, possono benedire le case, le uova (ci sono ancora?) e lavare gli ambienti dal peso del peccato e fornire protezione celeste… e non hanno nemmeno la divisa.

Ora, cerchiamo almeno di ragionare, va bene che c’è chi si beve qualunque cosa, basta che la dica un ecclesiastico, ma santo cielo! (qui ci vuole) non si riesce ad avere un minimo di pensiero analitico per capire che non è una cosa seria?

Quest’anno per le benedizioni pasquali, a casa mia, come a quelle dei miei vicini, si presentata una signora che asseriva di essere in missione in nome del parroco…. e quindi di Dio! Siamo arrivati al subappalto delle benedizioni? Anche questa ci mancava e poi eravamo a posto. E chissà chi incassa il vil denaro del subappalto, il prete della parrocchia o il Vescovo? Ma i preti hanno avuto in concessione (divina….) il brokeraggio sulle benedizioni? Se ricordo bene, Gesù non aveva cacciato i mercanti dal tempio? Tra poco anche i peccati saranno in subappalto?

Non si capisce se sia la chiesa che ha imparato dai politici o viceversa, ambedue stanno approfittando della dabbenaggine della gente, si sono accorti che si può dare a bere qualunque cosa.

Solo che i politici sono in svantaggio. Nel segreto della cabina elettorale Dio vede, i politici no!


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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