ASTA FLUVIALE: MA E’ TUTTO IN REGOLA?

Stando ai documenti ufficiali, tra la Regione e il Comune di Bellaria Igea Marina, sembra proprio di no.

Nel leggere la delibera di concessione rilasciata al Comune, si nota che:

  • l’area demaniale riguardante l’asta fluviale concessa al Comune, è sottoposta a vincoli ben precisi per quel che riguarda le imbarcazioni, vale a dire: l’area demaniale, specchio acqueo posto tra la sponda sinistra e la sponda destra del fiume Uso, compresa tra il ponte “Cima Coppi” e il ponte di via Ravenna, è da destinare al transito di imbarcazioni da diporto e della piccola pesca, alaggio e rimessaggio, e non all’attracco stabile in banchina – come si può leggere in un altro documento della regione che dice letteralmente: non si configura la possibilità di attracco stabile di tali imbarcazioni.
  • Altresì si legge che il concessionario (il Comune) è responsabile di eventuali danni subiti dalle imbarcazioni durante le operazioni di rimessaggio e alaggio, o a seguito di eventi di piena del fiume Uso, con trasporto a valle di materiali di varia natura, o durante il deposito (deposito, non attracco, in quanto “vietato”) delle imbarcazioni stesse.
  • Altra cosa interessante è l’impossibilità da parte del Comune di dare in sub-concessione o in affitto, sia totale che parziale, la sopra descritta area. L’inosservanza di tali obblighi e prescrizioni comporta la decadenza della concessione.
  • La cosa più incredibile, è che esiste una scrittura privata tra il Comune e l’associazione “Circolo diportisti di Bellaria Igea Marina”, in cui si concede l’uso e la gestione all’associazione, in cambio di un corrispettivo di 738,oo Euro: quanto sia legale questa scrittura privata è tutto da scoprire, stante il divieto della Regione di sub-concedere o affittare la concessione stessa.
  • Incredibilmente, nella scrittura privata, il Comune obbliga il sub-concessionario, alle stesse regole che la regione ha stabilito… com’è possibile, visto che non può sub-concedere? Al tempo stesso, il Comune, ha mai controllato che il divieto di attracco alle banchine fosse osservato? Di fatto sono anni che diverse imbarcazioni, anche di notevoli dimensioni, sono attraccate e non dovrebbero esserci!

Ora: è vero che tutto questo è un’eredità dell’Amministrazione Scenna, ma è anche vero che l’attuale Amministrazione Ceccarelli, non ha fatto niente per rimettere le cose a posto.

Inoltre ci si domanda: chi ha la responsabilità dei controlli, finora, ha dormito? I Vigili urbani non possono essere comandati solo a far multe per i divieti di sosta, ma chi è in capo a tale istituzione deve far controllare tutte le irregolarità che ci sono in città. Non possono esserci dimenticanze, quando si tratta di far rispettare le regole, non ci sono cittadini di serie A e di serie B.

Il Sindaco Enzo Ceccarelli, che esce con interviste sui giornali sull’argomento asta fluviale, dovrebbe prima preoccuparsi di regolarizzare quanto sopra esposto, prima di lanciarsi in proclami. Le regole valgono per tutti…. anche per il Comune.

Altra cosa strana inerente l’asta fluviale, è come sia stato possibile affiddare la gestione del ponte mobile, opera pubblica e di pubblico servizio, ad un’associazione privata. È stato istituito un bando d’appalto?

P.S. Forse per il bene del circolo diportisti, sarebbe meglio rimettere tutto (concessione dell’asta fluviale e ponte mobile) nelle mani dell’Amministrazione, onde evitare possibili spiacevoli problemi di natura legale.

Queste cose “alla carlona”, si facevano negli anni ’50… e gli anni ’50 sono ben lontani…

  • Rendering tratto dal progetto dell’architetto Cristian Gori per l’asta fluviale

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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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