Nell’arco degli ultimi dieci anni si è resa evidente una progressiva destabilizzazione del Medio ( e vicino ) Oriente, una situazione che, con la caduta del regime di Saddam Hussein, sembrava invece avviata verso una lenta e progressiva normalizzazione. Invece negli ultimi quattro, cinque anni, abbiamo assistito a un risveglio dell’integralismo islamico più fanatico e molto più pericoloso dei tanto odiati regimi iracheno e libico. Le azioni americane ed europee si sono dimostrate fallimentari sia sotto il piano politico che militare di cui il caso più eclatante è stata la caduta del regime del colonnello Gheddafi, di cui la Francia di Sarkozy deve assumersi la piena e completa responsabilità. E fatto ancor più preocupante è l’avvicinarsi della fine del mandato del presidente Barak Obama, a fronte di un rafforzamento della leadership del presidente russo Putin.

 

 

Dopo gli attentati di Parigi credo risulti evidente che le nazioni europee e gli USA devono cessare la loro ingerenza negli affari interni di qualsivoglia paese proprio in nome di quei principi di libertà e autodeterminazione dei popoli per i quali inviano i loro aerei e missili… perchè ieri abbiamo visto che poi chi paga il conto, alla fine, è il comune cittadino che una sera ha avuto la pessima idea di andare al ristorante o a teatro.
Decenni di attentati simili non hanno piegato Israele e non lo piegheranno perchè loro sono lì e hanno una capacità militare che non ha eguali, sia per capacità offensiva e rapidità di dura risposta a qualsiasi offesa, che per insensibilità verso qualsiasi danno collaterale.
La lezione, atroce, di Parigi deve insegnare ai politici, che oggi versano lacrime televisive, che l’unica risposta è il ritiro di tutti i soldati e gli armamenti dal Medio Oriente e il potenziamento di tutte le strutture addette al controllo dei territori nazionali per garantire la massima protezione dei cittadini europei.         

( massimo scalzo )

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