L’ULTIMO CREMLINO

L’immobilismo del PD bellariese potrebbe avere una spiegazione… immobiliare…

La sede storica del PD è stata per lunghi anni la sede del PCI, vale a dire il centro di potere assoluto della città, tutto passava da lì, in città le foglie si muovevano nella direzione ordinata dal PCI, dominava la politica anni ’50 e per anni il paese ne è stato succube. Succube fino ad un certo punto…. già a quei tempi, i cosiddetti imprenditori alberghieri, sono stati favoriti esattamente come i bagnini e, pur avendo idee politiche diverse, convivevano in armonia con l’apparato comunale del PCI. Esattamente come adesso convivono con l’amministrazione di centrodestra.

Qualcuno può negarlo?

Ma torniamo alla sede del PD, mettiamola così: chi conosce un po’ la storia della città e non ha intenzione di mescolarsi con i vecchi komunisti, di certo non metterà mai piede nella sede del vecchio PCI, ora PD, per chi non lo sapesse infatti, alle pareti ci sono ancora le foto di Palmiro Togliatti tra vari ricordi del vecchio PCI.

La cosa stupisce molto, sono passati 26 anni dal crollo del Muro di Berlino e ancora c’è chi rimane su posizioni politico ideologiche da guerra fredda, non sarebbe ora di ringraziare per quanto fatto in passato dai vecchi compagni komunisti e metterli alla porta? Ditemi voi quali giovani si potrebbero mai avvicinare al PD, con ancora in giro le vecchie facce del PCI, ma vi siete chiesti come mai avete perso con Morelli?

Morelli, al di là delle idee progressiste che dichiarava, aveva e ha lo stampo del vecchio komunista, la dirigenza decideva e i compagni peones eseguivano. Considerava il partito come un’azienda, la sua storia poi parlava per lui, per ben due volte scelse Scenna come Sindaco e voi, tutti obbedienti, avete lavorato per farlo eleggere. So che come laici non credete in Dio, ma se qualcuno di voi ci crede, aver lavorato all’elezione di Scenna per ben due volte è peccato mortale, ma di certo lo stesso vale per Ceccarelli.

Poteva mai il bellariese votare convintamente un vecchio retrogrado del PCI? Assolutamente no!

Se come PD non darete segni di risveglio, rinunciando alla vecchia sede che puzza di veteroKomunismo, mandando in pensione i vecchi attivisti, disconoscendo i vecchi capi del PCI dovrete aspettare ancora almeno vent’anni per riconquistare il potere in città.

A volte un immobile può causare più problemi di qualsiasi altra cosa, liberarsi “dell’ultimo Cremlino” potrebbe essere il segno del cambiamento per il Pd di Bellaria, riavvicinando simpatizzanti, che magari sono terrorizzati alla sola idea di metter piede al “Cremlino”.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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