TURISMO ADDIO?

Secondo uno studio dal 2100 a causa delle temperature troppo elevate Italia e Spagna perderanno molti turisti, il tutto a favore del mar Baltico.

Di troppo sole muore il turismo. E se, come l’Italia, sei il Paese del sole per antonomasia ti devi cominciare a preoccupare. Una minaccia non immediata, ma che a partire dal 22esimo secolo potrebbe diventare concreta. Almeno questa è la previsione di uno studio dell’Unione europea sugli effetti sul turismo in Europa prodotti dal cambiamento climatico.

Lo studio di Salvador Barrios e Juan Nicholas Ibanez sostiene che, a partire dal 2100, l’aumento delle temperature nei Paesi europei dell’area mediterranea e non solo, in particolare Italia e Spagna, renderà poco piacevoli per i turisti le condizioni climatiche di spiagge e campagne in estate. Al contrario luoghi considerati belli, ma troppo freddi, come il mare dei Paesi baltici potrebbero vedere un fortissimo incremento del turismo balneare estivo.

Secondo lo studio targato Ue dall’inizio del prossimo secolo il decremento delle entrate turistiche potrebbe viaggiare al ritmo dello 0,45% del Pil ogni anno (per l’Italia a valori attuali siamo oltre gli 8,7 miliardi di euro l’anno, per la Spagna intorno ai 5,6 miliardi di euro), mentre le entrate turistiche dei Paesi del Nord Europa potrebbero crescere dello 0,32% del Pil di ciascun Paese all’anno. Non sappiamo se, necessariamente, come prevede lo studio i turisti in estate abbandoneranno in massa Italia, Spagna e Bulgaria per andare in Lettonia, Estonia e Lituania. Tuttavia quella dell’aumento delle temperature è una realtà con cui i Paesi del Sud Europa come il nostro sono chiamati a fare i conti. Anche in questo caso lo studio suggerisce un rimedio: cercare di spostare il turismo balneare verso quelle stagioni come la primavera e l’autunno che presenteranno temperature più favorevoli. Piogge permettendo.

Godetevela fin che dura.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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