RISULTATO DELLE ANALISI SUI PICCIONI DEL CENTRO CONGRESSI

Siamo venuti a conoscenza dell’esito delle analisi condotte dall’Istituto di zooprofilassi sui piccioni trovati morti al centro congressi, di cui abbiamo fatto menzione nell’articolo dello scorso tre maggio.

Dal referto autoptico, risulta che i volatili sono stati uccisi da avvelenamento provocato da un’alta dose di Parathion, un estero fosforico usato in agricoltura.

Detto risultato è stato comunicato alla locale AUSL che ha provveduto a segnalarlo alla Guardia Forestale, che dovrà condurre le opportune indagini.

Sembra che la cosa rivesta una particolare gravità, rientrando nei reati di rilevanza penale.

È assolutamente proibito ricorrere all’avvelenamento anche per una specie dannosa, questo perché l’avvelenamento non è mai selettivo, potendovi cadere vittime altri animali, anche di una specie protetta o domestici.

L’uso di questi antiparassitari è severamente regolamentato, per usarli si deve essere in possesso di un apposito patentino da mostrare al momento dell’acquisto, autorizzazione che si ottiene dopo aver seguito opportuni corsi che abilitano all’uso di queste sostanze, dosandole per far meno danno possibile.

Verranno pertanto inseriti nell’inchiesta i negozi in cui questi prodotti sono in vendita, presenti nel circondario.

L’uso di veleni non va mai fatto con leggerezza, ci hanno informato che anche il veleno per topi, per quanto ammesso, non può essere sparso liberamente, ma posto nei contenitori appositamente costruiti per lasciar accesso solo a questi roditori e comunque, chi li ha disposti risponderà di qualunque danno imprevisto detto veleno possa causare, anche se avrà adottato tutte le precauzioni del caso, regola che vale anche per i veleni usati in agricoltura.

Esistono mangimi sterilizzanti che in breve tempo possono ridurre la popolazione di questi animali, in aree aperte è consentito anche il ricorso a fucili da caccia, proibiti in zone abitate.

Ora chi ha agito così sconsideratamente, avrà qualche preoccupazione, sapendo di essere fatto oggetto di indagine.

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Il Direttore Giuseppe Bartolucci