CHE RAZZA DI COMUNICAZIONE C’E’ IN QUESTA CITTA’? UN ESEMPIO: IL MERCATO ITTICO (prima puntata)

Il 25 settembre 2010, L’assessore Neri, sul Corriere di Rimini, dichiara che il costo del Mercato Ittico sarà di euro 400.000, di cui 170.000 sono il contributo della Comunità Europea, il resto saranno fondi comunali.

Il 29 settembre 2010, l’Assessore Gori Stefano, sempre sulla Voce, prefigura un grande vantaggio per i cittadini, col percorso ciclopedonale che da Via Perugia si andrà a collegare all’erigendo ponte che porterà al Mercato Ittico (lo sa, sig. Gori, che c’è ancora un doppio senso fra via Conca e via Arno, che rende non ciclabile quel collegamento da Lei esaltato ed inoltre c’è un chiaro segnale, che indica che il passaggio del ponte è solo pedonale?).

Il 23/12/2011, sulla Voce, il consigliere Berardi dell’UDC, dichiara che già dal settembre 2010 era intervenuta una modifica programmatica, con inserimento nel bilancio comunale di uno stanziamento di 400.000 Euro per la realizzazione della struttura Mercato Ittico (per venire incontro ai pescatori).

L’ 8 marzo del 2012, sempre sulla Voce, lo stesso Neri dichiara che entro il 2012 verrà terminato il Mercato con relativa passeggiata.

Il 28 febbraio 2013, sulla Voce, il Sindaco dichiara un contributo europeo per la pesca di € 435.525, per merito dell’ufficio progetti del Comune. Questo contributo, che è destinato alla sistemazione delle banchine (che anche altri comuni rivieraschi hanno avuto), viene associato alla pesca del mollusco e al Mercato Ittico (che sia nata da qui la confusione?).

Il 23 luglio 2013, sul Carlino (“Pronta la cordata”), si dichiara che 30 operatori costituiscono il 90% del totale. Ma gli operatori non erano molti di più? Nel 2011 ne avevamo letti almeno 150.

Intanto nel gennaio 2014, su due notiziari locali, distribuiti porta a porta e precisamente il Nuovo e Banca del Territorio, edito dalla BCC locale, vengono ospitate le seguenti dichiarazioni: Berardi sul Nuovo “ il Mercato Ittico è stato finanziato al 90%” con fondi europei, Massimo Bellavista, in qualità di Direttore del Mercato Ittico, attribuisce ai fondi europei l’intero finanziamento del Mercato Ittico (100%).

Il 28 febbraio 2014, sul Carlino, nella presentazione del progetto per il restauro della rete elettrica, viene dichiarato che, a seguito dell’installazione di pannelli fotovoltaici nel parcheggio della pescheria, “il mercato ittico avrà energia a costo zero”.

8 aprile 2014, sul Carlino, nota municipale, ci dice che i 500.000 euro di costi del Mercato Ittico, sono in gran parte fondi regionali ed europei.

11 luglio 2014, Berardi continua a dire che il Mercato è stato finanziato con fondi europei, ma questa volta non azzarda percentuali ( sono però sicuro che con una dichiarazione così “generica” tutti avranno ripensato almeno a quel 90% del gennaio).

18 dicembre 2014, finalmente l’outing del Movimento 5 stelle, che dopo l’accesso agli atti, riproduce quanto dichiarato sul Nuovo e su Banca del Territorio, in cui Bellavista afferma il 100% e Berardi il 90% e fa una certa chiarezza sulle modalità di finanziamento dell’opera (come minimo il 70% con fondi del Comune).


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