IMU e terreni agricoli: la stangata dell’ Amministrazione

 

campo-vuoto-con-albero-byHAMED-MASOUMI-flickrcc20Quanto valevano i terreni edificabili nel 2005? Tanto. Quanto valgono oggi? Poco.

Quanto si pagava nel 2005 di Ici sui terreni edificabili? Tanto, ma in linea con il valore di mercato di allora.

Quanto si paga oggi di Imu sui terreni edificabili? Tantissimo e senza la minima relazione con il valore di mercato attuale.

Valore che, sulla carta, è inferiore del 30/50% rispetto a nove anni fa ma che, in pratica, va messo in relazione alla possibilità di vendita. Che, ve lo dirà qualunque agenzia immobiliare, è scarsissima.

Eppure i valori di riferimento sui quali calcolare l’IMU, fissati dalla delibera del consiglio comunale n 220 dello scorso 2 dicembre, ricalcano nella sostanza i valori che il Comune aveva deliberato nove anni fa.

Evidenti ragioni di bilancio hanno cancellato d’un sol colpo la crisi del 2008, che ha impoverito il paese e deprezzato tutti i valori immobiliari. Riportando il tutto ai valori precrisi.

Il Comune, con questa operazione, oltre ad avere “fotografato” una situazione non realistica, ha davvero fatto Bingo, se si considera che il Psc adottato a inizio anno, ha “liberato” un alto numero di aree rendendole edificabili.

Nei giorni scorsi, prima Bene Comune, poi il Pd, hanno sottolineato il pessimo affare per i proprietari di terreni. Bene Comune ha scritto: «Terreno edificabile» equivale a «imposte più elevate» (anche nell’attesa, lunga ed a volte vana, delle gru…)…. Ha aggiunto il Pd: «L’amara realtà, è che le facili speranze suscitate con l’adozione del PSC, che tanta fortuna hanno portato in sede elettorale a diverse forze politiche, che costituiscono la maggioranza di governo a Bellaria Igea Marina, si sono già infrante sul più scivoloso degli scogli: la tassazione».

È curioso che i fans della giunta che intervengono spesso e prontamente su Belligea News, siano ammutoliti di fronte a questa realtà. E in effetti la patata è bollentissima, visto che oggi è l’ultimo giorno per il saldo dell’Imu. La stessa Amministrazione comunale deve essersene preventivamente resa conto, se nella delibera ha inserito una curiosa avvertenza che riportiamo testualmente, errori ortografici e di sintassi compresi: «Le valutazione indicate rappresentano un mero indirizzo per il contribuente che, in presenza di particolari situazioni può discostarsi da tale valutazione». La frase è sibillina, e tanto sgangherata da avere un significato incerto. Potrebbe voler dire due cose:

La prima, rispettosa del diritto, dovrebbe essere questa: munitevi di una perizia giurata che stabilisca il vero valore di mercato e il Comune ne prenderà atto (tutto bene se non fosse che una perizia giurata tra bolli e onorari costa almeno mille euro).

La seconda è solo una supposizione che Belligea News sintetizza così: «Cari cittadini, il Comune indica questi valori. Se vi sembrano troppo alti abbassateli da soli e noi chiuderemo un occhio con i controlli. Almeno per il momento, poi si vedrà. Tanto ci sono cinque anni prima della prescrizione…».

Sbagliamo o questi stessi Signori manifestavano durante il No Tax Day? Forse volevano dire: No Taxi grazie, ce ne andiamo a piedi!

 


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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