L’editoriale: Spezzare le catene

 

cateneNon si può progredire ripetendo ossessivamente all’infinito le stesse cose: è possibile progredire se qualcuno decide di spezzare la catena del consueto e dell’inerzia, se decide di rischiare, infine decide di aprirsi al nuovo come arma del progresso.

La vera antipolitica non è quella di chi vuol buttare tutto all’aria, ma quella del consueto, del collaudato, l’inutile arroccamento su posizioni che altro non sono che l’esercizio del potere e del più bieco clientelismo.

Il Kaiser arrivato al potere sull’onda del nuovo, dell’innovazione dichiarata e della totale trasparenza, è caduto sulla più banale delle bucce di banana (ma era ampiamente prevedibile…), non avendo nessuna idea di come si governa, ha cominciato a comandare, prendendo il cattivo esempio dalla precedente Amministrazione, arrivando a perfezionarlo.

Ci si attendeva un radicale cambio di rotta dal precedente, vetusto sistema nepotistico e clientelare, tanto ben radicato nel granitico sistema della vecchia sinistra, dove era sufficiente possederne la tessera per assurgere alle più variegate cariche e occupazioni all’interno della voliera comunale.

A ben vedere, invece, sono cambiati solo i colori delle casacche, ma il metodo è stato, se non mantenuto, addirittura amplificato.

Il feudalesimo sembra il credo di questi pseudopolitici, si regalano incarichi a chi non ha competenze, si regalano soldi per difendere interessi particolari, non capendo che l’economia dell’assistenzialismo è solo una droga che altera la realtà, se un’economia sopravvive grazie ai fondi pubblici, c’è qualcosa che non va.

Muoia Sansone e tutti i Filistei, da sempre qui da noi ognuno guarda al suo giardinetto, mai si è agito per il bene della città, ognuno chiede favori piccoli e grandi all’Amministrazione, magari a scapito di altri e l’Amministrazione, per paura di perdere le prossime elezioni, persevera in questo modo perverso di agire, lasciando per strada le buone intenzioni, perdendo di vista il vero bene della città.

Appare evidente, che vi è anche il problema ideologico, non tanto tra le forze politiche, ma tra la popolazione, oggi è un senso di rivalsa verso la sinistra che ha governato per tanti anni, per anni si è andati avanti con il piccolo cabotaggio e i favori clientelari (isola dei platani a parte), Ma le Amministrazioni Ceccarelli non sono state da meno, anzi, hanno ghettizzato ancor più le minoranze economiche e occupato sfacciatamente ogni più piccolo rivolo del potere, attuando poi politiche di facciata senza nessun disegno strategico per il futuro della città, negandosi ad ogni apertura e consiglio da parte di chiunque, tutto deve nascere dalla stanza dei bottoni, guai se un cittadino ha delle buone idee!

Destra sinistra, termini obsoleti, che appartengono a un mondo in disfacimento, un mondo ottuso chiuso su se stesso, un inutile refrain che si ricicla nella speranza che nessuno trovi il “muro” simbolico che abbatta la politica retorica, che regge la stessa inutilità di questi politici, ripeto: muoia Sansone e tutti i Filistei!


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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