Il Sarchiapone

 

walterchiaritoto-770x472C’era un detto in politica: privato è bello, pubblico è brutto e inefficiente. Un detto in cui mi ci sono ritrovato per anni, vedendo le differenze di efficienza fra i due mondi. Oggi, onestamente, queste certezze mi sono crollate, non tanto per gli scandali romani, ma vedendo, per esempio, come funziona Hera con i compensi milionari dei suoi dirigenti. Insomma, mi sono crollate molte certezze, in particolare nella gestione di servizi pubblici da parte di privati, o del denaro pubblico da parte società “cosiddette” private.

Cerco di farmi capire con un esempio locale: cos’è oggi Verdeblu in questa città? Una società che tende a piantare bandierine in qualsiasi ambito della vita cittadina (economico, socio-culturale ecc.).

Chi controlla Verdeblu col suo mix di “servizi”? Un consiglio di nominati dalle organizzazioni di categoria cittadine. Che competenza hanno questi nominati non ci è dato a sapere e che fanno? Danno contributi, danno incarichi, conferiscono gestioni ma con quali criteri? Chi sono gli aggiudicatari di questi incarichi? Quali sono i loro requisiti curricolari?

Da dove provengono le risorse? In gran parte da fondi pubblici e da dove vengono questi fondi pubblici? Dalla fiscalità generale. Chi sono i massimi beneficiari di questi fondi? Ovviamente le categorie economiche e riguardo ai contributi ad associazioni di privati, chi sono i beneficiati?

Il nostro primo cittadino è indicato come esempio dalle categorie economiche di altri comuni, che beneficiano di contributi assai più modesti,  tanto è vero che sta cercando di diffondere il suo verbo oltre i confini comunali. E’, come stato definito in alcuni articoli di questo giornale, un professore in materia e può fare il docente per sindaci rivieraschi in cerca del consenso delle categorie delle cittadine della nostra costa.

La gestazione per arrivare a questo risultato cittadino, trova illustri precedenti anche in sindaci della sinistra che stentavano ad avere il consenso delle categorie e dalle stesse sono poi risultati assai votati.

Un tempo andava tutto bene: c’erano i trasferimenti, finanziamenti mirati dalla Regione ed altri enti per non scontentare le riottose categorie turistiche della Romagna e l’impatto si sentiva di meno. Oggi non è più così. Le finanze del Comune provengono per la quasi totalità dalle tasche dei cittadini ed è strano che con le tassazioni ai massimi, tutti siano contenti di questo andazzo. Ovviamente troverò il modo di occuparmi nei prossimi mesi di questa sorta di “Sarchiapone” che è Verdeblu, ma non essendo un tuttologo, mi piacerebbe cogliere qualche commento sulle “stupidaggini “ che sto dicendo, commenti che ci facciano capire cosa veramente sia questo Sarchiapone.

Verdeblu è una macchina potente di consenso? Serve tanto per quanto costa? E’ una macchina per le elemosine? E’ un incarichificio? La controllano persone che sono in conflitto di interesse?.

Perché, per equità fiscale, non si alimenta con risorse mirate tipo l’imposta di soggiorno?

Ecco Direttore scelga Lei il titolo per queste mie superficiali esternazioni, che mi derivano dall’aver sentito tanti mugugni di chi sostiene che vicino alla stufa ci si scalda meglio. Tante preferenze individuali non sempre sono segno di buona amministrazione o di capacità personali. Credo che ciò che sta accadendo in alcune città lo stia dimostrando.


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