Lettera al Direttore: Santi e Onnipotenti

 

Caro Direttore,

caligolanon riusciamo ancora a capacitarci dell’arroganza della signora che pretendeva consenso in merito alla sua vicenda di non nominata ai seggi.

In questo paese di Santi e Onnipotenti, noi disoccupati capiamo che, muti, dobbiamo rimanere ai margini, poiché tutto dobbiamo a loro.

Noi neolaureati ci siamo fatti da parte di fronte ad un lavoro occasionale, ai tempi del Censimento, poiché chi, meglio della figlia di un albergatore con bar a spiaggia e zia impiegata in Comune, riesce a portare a termine detto incarico?

Siamo felici che nelle loro attività siano coadiuvati da personale straniero, che pur di stare alla loro corte si accontenta di poco….. ma loro hanno un cuore e gli permettono di godere della disoccupazione stagionale al loro paese di origine.

E quando, in piena estate, li vediamo all’Iper con i carrelli pieni di bibite, liquori, ci inchiniamo davanti a tanta oculatezza: e non disturbano gli addetti alla fatturazione, poiché sanno che in tempo di crisi il personale è sempre sottorganico. … la stessa oculatezza che hanno quando all’Arca acquistano con scontrino fiscale e nelle fatture dei loro fornitori solo una parte dei loro acquisti finisce in fattura: quanto sudore e fatica a contare il denaro per queste operazioni!

I loro famigliari? Tutti collaboratori stagionali con ISEE a zero: felicissimi di metterci in fila, dietro di loro e usufruire qualche piccolo bonus per la luce e il gas, poiché noi, qualche lavorettino, riusciamo pure a dichiararlo!

Noi non riusciamo neppure a capire quelli che vorrebbero che i loro diritti venissero rispettati: non capiamo la Signora che si lamenta perché i bagnanti le hanno lasciato l’appartamento prima del tempo, per sceglierne uno più lontano dal Beky Bay, poiché è giusto che i clienti si rivolgano alle strutture degli onnipotenti.

Non capiamo neppure l’infermiera che si rifiuta di mettersi i tappi nelle orecchie per dormire: cosa ci importa se il suo bimbo durante la notte piange e lei non lo sente!: il divertimento per i turisti innanzitutto!

I nostri turisti sono reduci da un anno di lavoro, hanno il diritto di divertirsi e di dormire la notte!

Noi ci dissociamo anche da coloro che vorrebbero un’associazione che si occupasse delle nostre difficoltà, poiché se non ci fossero loro non avremmo neppure quel pochino che abbiamo: tutto gira attorno alla loro luce e siamo felici di splendere di luce riflessa. Loro sì che ne hanno diritto, perché sono una categoria unita, e con questo indirizzo di posta, quando ebbi l’onore di alleggerire il lavoro di un onnipotente, sono stata ben felice di inviare mail alla concorrenza, mai per conoscere i prezzi che applicavano, solo per tenermi occupata nei momenti di pausa.

Quando lavoriamo siamo entusiasti al pensiero che le nostre tasse, saranno utilizzate per compensare gli sgravi sulle ristrutturazioni e migliorie atte a far brillare le stelle dei loro Hotel!

A Natale poi, è bellissimo vedere le luci dei loro hotel, che fanno da sfondo alla capanna del bambin Gesù: il loro biglietto di presentazione. Tanta luce in inverno, d’estate sarà un luccichio!

E quelli che vanno in Comune a chiedere un sussidio: scusateli se potete, non sanno quello che fanno!

Lettera firmata


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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