Lavoratori stagionali stranieri

 

re_magi_01Premettiamo che stiamo parlando solo di lavoratori stranieri non residenti, con l’intenzione di mettere in luce l’entità economica di questo fenomeno.

Proviamo a fare un calcolo su 300 alberghi, più altre strutture ricettive e di ristorazione, prendendo come ipotesi, per difetto, 3 addetti per ogni albergo e altri 300 addetti ad altre attività, risultano pertanto circa 1.200 persone, ma quasi certamente sono di più.

Calcolando una retribuzione media per addetto, per l’intera stagione, di 2.700 euro, arriviamo a 3.240.000 euro in totale (questo risultato non tiene conto di eventuali guadagni in Nero!!!).

Ma non finisce qui, questi lavoratori acquisiscono il diritto alla disoccupazione, qui il calcolo è più arduo da fare ma, con molta prudenza, si arriva ad altri 1.800.000 euro, somma che, complessivamente, i lavoratori intascano.

Siamo a un totale di 5.000.000 euro, questo valore finanziario, è frutto della nostra economia, il problema è che sono soldi che dirottano verso altri paesi, senza contribuire minimamente all’economia della città. Questi 5.000.000, per la nostra città, fanno sicuramente la differenza nel P.I.L. che siamo in grado di produrre.

Non finisce qui, come oneri ci sono anche i contributi INPS, se questi lavoratori arriveranno al minino di contributi, avranno diritto alla pensione, sempre denaro che andrà all’estero, a scapito dei lavoratori italiani magari residenti.

Ma il vero problema è che i nostri albergatori, generalmente, preferiscono assumere questi lavoratori stranieri, piuttosto che i lavoratori italiani residenti da sempre in città, che rimangono drammaticamente disoccupati, gli stranieri costano meno e sono più disposti ad obbedire senza fiatare. Ma non assumere i residenti, significa toglier loro la possibilità di lavorare e di conseguenza, la possibilità di spendere il denaro frutto di quel lavoro, qui in città. Non potendo spendere, tutta l’economia della città ne risente, i negozi, i bar ecc. vanno in crisi e molti si avviano alla chiusura definitiva.

Ma costantemente, ci viene ricordato quanto bene essi facciano alla città…. qualche dubbio ci sovviene, forse nel presepe dovremo togliere i tre Re magi e metterci i 300 albergatori? E magari adorarli?

Chissa quali doni ci metteranno sotto L’albero… lacrime e sangue con magari una lattina di birra come consolazione!?


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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