Lettera al Direttore: Giovanni Gradara al Sindaco

 

emailBellaria Igea-Marina, 30 maggio 2014

All’attenzione del sindaco

ENZO CECCARELLI

Signor Sindaco,

congratulazioni per la Sua netta vittoria nelle elezioni amministrative: ciò significa che Lei e la Sua Giunta avete ben amministrato il nostro paese e i cittadini nella stragrande maggioranza hanno riconosciuto e premiato il vostro merito.

Ma ora mi permetta, signor Sindaco, di ricordarle che tra pochi giorni in ogni città, paese e in tanti borghi italiani, sarà festeggiata la Festa della Repubblica italiana, nata con libere elezioni politiche nel 1946, a seguito di una dolorosissima e sanguinosa guerra di liberazione a cui hanno partecipato uomini e donne con diverse fedi, accomunati dal desiderio di libertà. Non dimentichiamo che vi aderirono anche numerosi militari dell’esercito italiano convinti e desiderosi di voler liberare il nostro Paese dalla tirannia  nazifascista.  Non pochi rappresentanti della nostra onorata Arma dei carabinieri sacrificarono la loro vita per la stessa causa!

Fu la premessa storica fondamentale per la rinascita, non priva di difficoltà, dell’Italia.

Non dimentichiamoci di ricordare il contributo fondamentale della vita di tanti militari alleati. Senza quella vittoria, con tanto spargimento di sangue, non si sarebbe giunti, in seguito, alla proclamazione della nostra Repubblica democratica. Vorrei anche ricordare la figura di De Gasperi, uomo politico integerrimo, che poté partecipare con dignità alla Conferenza della Pace nonostante il nostro Paese facesse parte dei “vinti”.

Fra alcuni giorni festeggeremo la Festa della Repubblica spero tutti uniti, nonostante le attuali difficoltà che oggi viviamo, nella speranza di superare al più presto il periodo tanto critico e sofferente per milioni di italiani giovani e non.

Ora, senza dilungarmi, esprimo la mia totale disapprovazione per ciò che è stato fatto a proposito di quella “gabbia di massi” di fronte al Municipio. Avete commesso un SACRILEGIO, avete calpestato la memoria di tutti coloro che si sono sacrificati con la vita o anche sono ritornati, ma mutilati nel corpo e nello spirito, e che sono simboleggiati in quelle “orme” impresse di uomini tornati liberi nei loro paesi ancora addolorati dai lutti.

Di fronte ad un’opera simbolica che era lì presente da più di trent’anni, “PER NON DIMENTICARE”, non si deve fare riferimento alle “categorie estetiche” del Bello o del Brutto, ma a quelle del Vero o del Falso… e su quest’ultimo aspetto non ci dovrebbero essere dubbi, se non negando la Storia ufficiale quando la si lascia scivolare nel fanatismo di parte!

Signor Sindaco, non ho mai avuto occasione di conoscerla o di parlare con Lei ma penso che per approvare quella scelta Lei si sia lasciato influenzare (per un quieto vivere!) da alcune persone a Lei vicine, alterate dai pregiudizi che inquinano il libero pensiero. Riconoscere certi errori forse avvenuti in circostanze particolari, non sarebbe umiliante, anzi dimostrerebbe un maggior acume mentale e un rispetto per tutti i cittadini.

Mi permetta di aggiungere, signor Sindaco, che una buona amministrazione si giudica non solo per le opere concrete e utili alla cittadinanza e una corretta amministrazione locale, ma sapendo anche conservare un’autonoma, libera Cultura in senso lato che sappia in ogni circostanza rispettare i valori fondamentali della nostra Costituzione che appartengono alla civiltà occidentale. Evitiamo di emulare i talebani che iniziarono ad abbattere le statue del Budda (mi permetta questa mia esagerata analogia!).

Cordiali saluti

Giovanni Gradara


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