Nato morto

1382359_696365963707585_84912504_nSembra che l’attività del così definito “mercato ittico” continui a limitarsi a proclami, che tali restano, e a cerimonie di consegna della struttura con tanto di illustri presenze, tanto per far vedere che qualcosa si muove.

Purtroppo però,  quello che si sta muovendo è solo fumo, perché per avviare concretamente i lavori per cui la struttura è stata edificata, manca praticamente ancora l’essenziale, e cioè le macchine insacchettatrici e, se di vendita di pesce si parla, i banchi che dovrebbero sostituire quelli non a norma che almeno, anche se non a norma, ci sono.

Se ne stanno sempre meno lentamente rendendo conto, i componenti l’associazione costituitasi per rilevarne la gestione, che iniziano a nutrire sempre più dubbi sulle persone in cui avevano riposto la loro fiducia.

Gli slittamenti delle date di apertura, che si susseguono ormai regolarmente, stanno ormai rasentando più il grottesco che il ridicolo.

Mancano i fondi per procurarsi l’essenziale, manca il prodotto per sostenere l’attività nella funzione per cui era stata prevista ed ora, logicamente, sta anche scemando la fiducia e la voglia di investire.

Ma un’altra sorprendentemente grave carenza emerge all’occhio di chi è avvezzo a frequentare i mercati ittici…..non esistono griglie e canali di scolo esterni, per raccogliere e smaltire i liquidi rilasciati dal pesce e dal lavaggio di contenitori e cassoni di trasporto.

Dove andranno a finire quei liquidi? Rimarranno sull’asfalto o defluiranno nella campagna circostante? Ve l’immaginate quali deliziosi effluvi si spanderanno nell’aria nelle calde giornate estive?

E i detersivi eventualmente usati (anche cloro), dove finiranno?

Inoltre gli scoli che sono visibili all’interno, sembrano essere inadeguati e sottodimensionati

Ma chi ha progettato quella struttura? Che competenze aveva? Dove lo sono andati a trovare?

Continua così la farsa, dopo la pomposa cerimonia di consegna, i resti del rinfresco giacciono tristemente abbandonati e dimenticati nella solitudine di locali desolatamente vuoti e la costruzione sta diventando, pian piano, la sostituta del divelto monumento ai caduti…solo che questa volta, i caduti, sono  ancora vivi e di caduto c’è il  morale degli interessati.

Ma un’altra novità sorge nel tripudio di stanziamenti di denaro pubblico, che non c’è,  ma quando si tratta di buttarlo si fa ancora miracolosamente vivo!

Grazie allo stanziamento di fondi (ma quanti ce ne sono?) c’è il progetto di trasformazione di una barchetta già esistente,  che restituendo la sua licenza di pesca, verrà adibita “pro tempore” , a raccogliere mestamente sportine, plastiche varie e oggetti galleggianti, onde “pulire il mare” (?), che è un po’ come voler risolvere il problema dell’immondizia di Napoli con un’Ape 50…. Dopodiché,  trascorso il periodo previsto, che farà il pescatore che avrà eventualmente acconsentito?….Mistero….

Ecco perché poi diciamo  che le cose vanno male……


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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