Gli Albergatori e la terra promessa

La categoria degli albergatori ha tenuto il suo meeting annuale e ha dimostrato di essere diventata una categoria coesa come un tempo erano i bagnini.

love belligea 5La cosa non può che rallegrarci, essi hanno dato molto alla città ed hanno anche ricevuto tanto dai cittadini che la città abitano. Bellaria Igea Marina nonostante i mugugni di alcuni personaggi, è cresciuta e si avvia verso i 20.000 residenti. Nonostante vengano pubblicati degli stralci parziali sullo stato dei redditi della provincia, che non permettono che analisi parziali sullo stato dell’economia della nostra città, vogliamo provare a dire alcune cose.

Primo – la trasparenza non appartiene al nostro comune in materia  di redditi. Il nostro comune non ritiene di rendere pubblici i dati  economici  sul lavoro dipendente e sul lavoro autonomo,  figuriamoci i PIL.

Secondo – questa amministrazione pare non rendersi conto che ci sono due città, quella sotto la ferrovia e quella sopra la ferrovia. Entrambe queste parti di città hanno le loro esigenze in termini di servizi ed investimenti .

Terzo – tutti i cittadini concorrono al benessere di questa città e cercheremo di dare qualche dato, in base al poco che si ha, che lo dimostri.

Sulla Voce di Romagna del 28 marzo, sono apparsi alcuni dati parziali sui redditi dei nostri concittadini  si evincono questi pochi dati: 14.877 contribuenti fra persone fisiche, società di persone, di capitali e ditte individuali.  Appare solo il dato del reddito da lavoro dipendente a Bellaria Igea Marina: 119.000.000 di euro prodotto da 8.261 contribuenti di cui 2.500 circa stagionali. A Bellaria  il totale delle attività ammonta a circa 2.700, noi non crediamo che tutte le altre non turistiche  attività tengano aperto per cambiare aria. Per fare solo un esempio da Via Torre a Via Perugia ci sono 120 attività commerciali permanenti o semipermanenti. Di 2700 attività abbiamo ragione di pensare che le attività altre sono poco più di 2.100 e queste non varrebbero nulla?  Tutte queste camperebbero di un PIL  (attenzione non sto parlando di redditi che sono molto più bassi) prodotto dal settore alberghiero in senso stretto di circa 80 milioni  a cui si aggiungono (considerate le spese extralberghiere)  a voler essere generosi di  altri 10/15 milioni)?

Questa è una bufala propagandistica. Volete dirmi che i santarcangiolesi, i savignanesi, i sammauresi  i verucchiesi  muoiono di fame? Non si direbbe visto che hanno redditi medi superiori ai nostri. Voi direte hanno le fabbriche, ebbene  gli alberghi sono le nostre fabbrichette che creano lavoro per le  famiglie legate al turismo e per circa 2.500 stagionali. Tutto il resto cammina secondo una fisiologia produttiva propria dei vari settori economici.  Non abbiamo mai sentito dire agli industriali di Savignano o degli altri paesi che loro mantengono tutti  gli abitanti della loro città.

In questa città dove si percepiscono i problemi in termini di bianco e nero, è difficile ragionare, tuttavia bisogna che ognuno di noi si dia una regolata, almeno guardando anche superficialmente i numeri.

E i numeri sono che il settore turistico gode del 4,9% delle risorse comunali (che vengono dalle tasse di tutti),  mentre gli altri settori (le 2.000 attività e passa) ottengono un misero (0,8%) sono bravi i rappresentanti delle categorie turistiche? Si certamente perché almeno forniscono dati. E  quelli delle altre categorie? Molto meno  visto che molti di loro non conoscono il PIL della loro categoria e addirittura degli associati che rappresentano.

Un settore che  percepisce simili somme, non dovrebbe attingere così massicciamente alla fiscalità generale, ed è motivo di preoccupazione sulla salute del settore, se si pensa che la non applicazione di un euro al giorno  di tassa di soggiorno fa tirar loro un sospiro di sollievo. Mi stupisco che la questione non diventi politica, evidentemente o loro sono troppo forti ed influenti o la politica locale  è troppo debole e screditata. A questo punto cominciamo a preoccuparci degli albergatori di Torre Pedrera e Viserba, che saranno costretti a vedere i  loro pullman dirigersi nella terra promessa di Bellaria Igea Marina (dove gli ospiti potranno permettersi quel caffè che l’imposta di soggiorno nega loro)


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