Il buon sapore antico

mosconi 2Ieri mattina ho partecipato a Cesena, ad una riunione dei quadri regionali del PRI Emilia Romagna, per valutare le scelte amministrative che le varie sezioni comunali stavano facendo in questa tornata elettorale.

La riunione si teneva nel Circolo Repubblicano di Martorano, una località in piena campagna cesenate.  L’immobile è stato edificato nell’immediato dopoguerra con le giornate lavorative regalate daI tanti artigiani al partito. Di questi circoli ce ne sono diversi nelle campagne romagnole, e talvolta quando ci sono feste particolari o riunioni plenarie di dirigenti regionali,  alcune “azdore” e qualche volontario preparano tagliatelle, cappelletti e strozzapreti  in modo superbo. Ho incontrato la “azdora” mentre prendevo il caffe aveva almeno ottant’anni. Ci siamo scambiati delle simpatiche battute  e sono tornato a fare il mio intervento.

Gli amici di Cesena, sono in  una  coalizione di centrodestra mentre i ravennati proseguono la loro esperienza di centrosinistra. Ho preso un po’ in giro i cesenati,  che in passato non avevano mai mancato di rimproverarmi per le scelte  di pari segno fatte dal PRI a Rimini negli ultimi anni. Hanno giustificato questa loro scelta, dicendo che a Cesena c’era una cappa politica esprimendo le stesse motivazioni che io avevo sempre usato quando loro mi attaccavano. Io ho osservato con ironia che non possiamo andare d’accordo neanche questa volta perché nel riminese, dove si vota,  i pochi repubblicani rimasti pendono a sinistra.  Finita la riunione siamo stati messi a tavola e sono arrivate delle tagliatelle che facevano resuscitare un morto. La famiglia che le aveva preparate  pensava  di tenersene un po’ per loro ma non ci sono riusciti. Poi è arrivato del castrato con delle salsicce e delle verdure in gratin che si scioglievano in bocca. Il vino aveva quell’amarognolo asprigno tipico del sangiovese di un tempo (non lavorato). Mancava solo l’odore del fumo dei toscani (ma si sa i repubblicani sono ligi alle leggi).

Non è cambiato nulla rispetto a 30 anni fa.  Nelle profondo campagne dove ci sono questi circoli nati per fare socializzare la gente, i sapori, le ricette è il buon cibo sono rimasti immutati, come i valori dei repubblicani che iniziano parlando di Mazzini, ma finiscono con  le possibili soluzioni per i problemi di lavoro dei nostri giovani che in molti di questi casi sono i nipoti.  Loro analoghi problemi li avevano risolti nel dopoguerra con il solidarismo cooperativo. Colti, appassionati e pieni di  valori civili, i repubblicani parlavano di Europa, del governo Renzi  e dei suoi provvedimenti.  Ascoltare Mario Guidazzi, già vicesindaco di Cesena e  orfano  di un padre trucidato dai fascisti, con la sua dolcezza, le sue ironie, e la sua cultura infinita di bravo ex professore, ci ha fatto pensare avevamo fatto bene a non abbandonare questo partito senza inseguire  le nostre convenienze personali. Se devo farvi un paragone è come quando entri in una osteria un po’ malandata, ma assieme al vino ti portano uno di quei salami scuri e nostrani che ti fanno quasi cacciare un urlo quando li assaggi.

Ho pensato a quanto queste persone, quasi tutte sopra i cinquant’anni, erano diverse da quel consigliere comunale di Forza Italia che avevo incontrato il giorno prima, il quale, ad un minimo accenno di critica sulla politica infrastrutturale scolastica,  senza nemmeno farmi finire di argomentare, ha acceso un disco alzando un po’ la voce come fa un maresciallo con la sua  la recluta.  Se avesse sentito cosa ci siamo dett,i noi repubblicani nella mattinata prima di arrivare a sintesi e ritrovarci sorridenti, davanti ad un piatto fumante di tagliatelle fatte dalla Cesira, aiutata dalla figlia Edera, che ci ha anche serviti a tavola,  avrebbe pensato che eravamo tutti matti. Ma si sa nel centrodestra cittadino  (in senso lato),  il diritto di critica da parte dei cittadini è intollerabile, meglio alzare la voce, zittire, iniziare la giaculatoria degli slogan evitando il contraddittorio.  Che differenza rispetto al  dibattito da cui ero appena uscito!!.


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