Il Partito Repubblicano dice la sua sul mercato ittico.

Comunicato stampa del PRI di Bellaria Igea Marina.

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Dopo aver letto le dichiarazioni del consigliere Berardi sono rimasto basito. Mi sono chiesto se a parlare era un sindacalista di categoria che rappresenta interessi particolari o un consigliere comunale che rappresenta interessi collettivi e perché non sia  L’Amministrazione Comunale a  rispondere (a meno che lo stesso non sia consigliere con delega ai problemi portuali). Devo dire che avevo trovato molto soft il comunicato di Città Viva per questo trovo inspiegabile l’attacco un po’ sgangherato del consigliere Berardi. Mi permetto quindi entrare nel tema come rappresentante di un piccola forza politica cittadina che ha sostenuto una lista che ha appoggiato questa maggioranza e che però,  purtroppo, non ha avuto eletti.

Premetto che non conosco con quali  e quanti fondi pubblici è stata realizzata quella struttura del valore di almeno 1.000.000 di euro considerando il terreno e le pertinenze. Ma anche se fossero tutti fondi europei ciò non significa che un investimento non debba avere un rientro almeno parziale negli anni.

Che i marinai avessero bisogno di una struttura per potenziare le loro attività è noto; il fatto che loro la volessero realizzata dal pubblico mi comincia fare rizzare le antenne. Volere non è potere perché in tempi cosi grami tutte le categorie avrebbero bisogno di sostegno. Non so, per esempio, gli artigiani potrebbero “volere” un Centro Direzionale a Bordonchio,  gli agricoltori un mercatino strutturato, i commercianti contributi e sovvenzioni per sopravvivere e la copertura dell’isola dei Platani, i bagnini pure potrebbero richiedere un loro centro direzionale. Insomma le argomentazioni paiono modeste così  come il canone di 1.550 euro annui che lui definisce politico. Mi sembra di essere tornato agli anni ’60 quando l’assistenzialismo puro era definito scelta politica.  Siamo nella logica di paga pantalone. Ma vi è un altro problema che mi ha fatto rizzare questa volta i capelli ed è l’istituzione di una Mercato iIttico con tutti gli annessi e connessi che questo comporta.  Mi richiamo a quanto dichiarato “i mercati ittici stanno attraversando una crisi nera e il settore sa bene quanti aspetti negativi vi sono all’interno di esso”. E noi ne facciamo uno nuovo!!!!

Il mio timore caro Alessandro è come dice il proverbio che le vie dell’inferno sono lastricate di buone intenzioni. La pur discutibile decisione di “anticipare” da parte del comune un investimento ad una categoria non particolarmente florida per permetterle di potenziarsi e lavorare meglio ha almeno due corollari: che l’investimento si ripaghi e si mantenga efficiente in x anni, che per effetto delle spese di gestione eccessive del mercato le quote degli operatori non diventino cosi alte da farli fuggire.

A meno che non si pensi a consistenti interventi finanziari annuali della collettività (comune) per far tornare i conti. Credo che l’Amministrazione Comunale dovrà spiegare il perché di certe scelte cifre alla mano, non stiamo parlando di noccioline e ci rassicuri sul futuro di questa struttura e sugli oneri che potrebbero cadere sulla collettività. Noi il bando l’abbiamo letto e per la verità ne siamo usciti molto preoccupati.

PRI BELLARIA IGEA MARINA

Il presente comunicato stampa è il pensiero degli autori, e non la posizione di BelligeaNews che si limita solo alla pubblicazione


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